|  |  | |||||||||||
| 
                Unione Italiana Ornitofili 
             |  | |||||||||||
|  | ||||||||||||
|  | ||||||||||||
|  |  |  | ||||||||||
|  | ||||||||||||
| 
                Sei proprio un pollo! (13/07/07) 
             
                I polli sono indubbiamente tra gli uccelli 
                più conosciuti, anche se poco appariscenti, la cui 
                domesticazione risale alla notte dei tempi. Proprio su questo 
                argomento però gli zoologi si pongono molte domande, 
                tuttora in parte ancora insolute. Qual è l’origine 
                dei polli? Da chi furono addomesticati? 
             
                È certo che resti di polli non sono 
                presenti nelle abitazioni neolitiche delle regioni 
                settentrionali del pianeta, né nelle palafitte. È 
                anche noto come non vi sia traccia alcuna dei polli 
                nell’Antico Testamento. Tra gli Egizi compaiono solo dopo 
                la conquista greca, il che fa pensare che fu Alessandro Magno 
                ad introdurli, dopo averli portati dall’India. Omero, pur 
                descrivendo piccioni ed oche, non parla dei polli. È con 
                Aristofane che appare l’aléktor, il gallo. Il termine “pollo”, in 
                greco polos ed in latino pullus, deriva da una radice indoeuropea che vuol dire 
                “animale giovane” e non il pollo come da noi 
                inteso. 
             
                È ormai comunque nozione comune che 
                gli antenati dei polli domestici vissero nell’India 
                centrale e meridionale. Con la cattura nei boschi dei pulcini, 
                che venivano poi allevati nei pressi delle abitazioni, 
                iniziò l’addomesticamento. Dall’India, 
                all’incirca intorno al 1.500 a.C., il pollo fu portato in 
                Cina. In Europa arrivò, come già scritto, con le 
                truppe macedoni di Alessandro Magno. Dall’Europa, nel XV 
                secolo giunse anche nelle Americhe. 
             
                Sino al XIX secolo l’allevamento dei 
                polli si svolse come un’attività domestica, con 
                l’unico scopo di rimpinguare le sempre vuote dispense. 
                Era un’occupazione cui si dedicavano le donne in 
                campagna, come c’è stato tramandato da tante 
                testimonianze.  
             
                Nel periodo a cavallo tra ‘800 e 
                ’900 l’allevamento dei polli comincia a suscitare 
                un sempre maggiore interesse, soprattutto economico, finche tra 
                gli anni Venti dello scorso secolo e la fine della Seconda 
                Guerra Mondiale si impose come importante attività 
                zootecnica, in grado di produrre buone carni ad un costo 
                ridotto. 
             
                L’allevamento del pollo però 
                non è finalizzato, né lo è mai stato in 
                passato, esclusivamente alla produzione di uova e carne. 
                Esistono numerosi allevamenti amatoriali nei quali i polli sono 
                riprodotti a scopo ornamentale, per le piccole o grandi 
                dimensioni, la bellezza del piumaggio o per alcune 
                particolarità, quali il ciuffo o la setosità 
                delle penne. 
             
                Tale tipo di allevamento ha un’antica 
                tradizione nel nostro paese, risalente almeno al XVI secolo, 
                scomparsa nei secoli successivi e riapparsa in questi ultimi 
                anni, con un forte rilancio del pollo come uccello domestico 
                “da compagnia” e non più come 
                “cibo”. 
             
                Come al solito, l’Italia giunge 
                buon’ultima tra i paesi dell’Occidente. Solo quale 
                esempio, non si può non ricordare come ben diversa sia 
                la situazione in Gran Bretagna sin dal XIX secolo. In questo 
                paese, nel quale è presente un’antica consuetudine 
                al rapporto uomo/animale domestico (quest’ultimo inteso 
                non come alimento od oggetto di sfruttamento ma quale essere 
                vivente) già due secoli fa si organizzavano esposizioni 
                a concorso non solo di canarini, cani e gatti, ma anche di 
                polli, con lo scopo evidente di indicare la strada da seguire 
                per una corretta selezione delle razze.  
             
                            
                                  
                                  
                                  
                                  
                  Massimo Camerata 
             |  | |||||||||||
|  | ||||||||||||
|  | ||||||||||||
|  |  |  |  |  |  |  |  |  |  |  |  |  | 

