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                Unione Italiana Ornitofili 
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                Ornitologia ed ornitofilia, un percorso 
                comune (25/01/07) 
             
                Quando si parla di ornitologia e di 
                ornitofilia si fa spesso grande confusione.  
             
                Molti, per esempio, ancora oggi chiamano le 
                esposizioni a concorso di uccelli domestici con il termine 
                etimologicamente sbagliato (e forse anche un po’ becero) 
                di “mostre ornitologiche”. Alcuni allevatori si 
                definiscono “ornitologi”  o parlano di 
                “ornitologia” a sproposito, magari biascicando in 
                un latino sgrammaticato il nome scientifico di una specie, 
                mentre pontificano sull’ultimo pastoncino proposto dal 
                mercato o svelano l’ennesimo “segreto di 
                pulcinella” su come riprodurre le cocorite senza 
                problemi.  
             
                D’altra parte non pochi naturalisti 
                storcono il naso quando si accenna all’allevamento, 
                considerandosi, non si sa bene per quale motivo, come 
                “superiori” e spesso ritenendosi, per un frainteso 
                modo di concepire il benessere animale, “politicamente 
                corretti”. Poi, però, se si trovano di fronte un 
                incardellato cadono in confusione, perché non sanno di 
                che uccello si tratti. Insomma, c’è una certa 
                confusione, un po’ di presunzione e tanta 
                “ignoranza” dell’altro, sia esso allevatore 
                che ornitologo. 
             
                . 
             
                L’ornitologia, com’è 
                ovvio, è la scienza che studia gli uccelli in natura, ne 
                osserva il comportamento, ne approfondisce biologia e 
                fisiologia. Ornitofilia, che letteralmente vuol dire 
                “amore per gli uccelli”, è termine ormai 
                usualmente utilizzato per descrivere l’allevamento degli 
                uccelli al posto di quello errato di “ornicoltura” 
                e di quello sgradevole all’udito di 
                “ornitocoltura”. Per noi dell’Unione Italiana 
                Ornitofili allevare vuol dire soprattutto amare l’oggetto 
                dell’allevamento ed è quindi naturale considerarci 
                degli “ornitofili”. 
             
                Al contrario di quello che qualcuno vuol 
                far credere, ornitologia ed ornitofilia non sono discipline 
                divise in compartimenti stagni ed è sbagliato, a mio 
                avviso, il voler porre l’accento od evidenziare ad ogni 
                costo le differenze, distinguere artificiosamente tra sacro e 
                profano, considerando l’una (l’ornitologia) scienza 
                e l’altro (l’allevamento) come pratica rozza ed 
                incivile.  
             
                Ornitologia ed ornitofilia non sono due 
                discipline separate, secondo alcuni addirittura contrastanti, 
                ma due strade parallele da percorrere insieme, naturalisti ed 
                allevatori, strade che con gli anni anzi si avvicinano sempre 
                di più, fino a fondersi.  
             
                È infatti indubbio che gli 
                allevatori non possono più fare a meno, in una 
                concezione moderna dell’ornitofilia, delle conoscenze 
                derivanti dallo studio degli uccelli in natura e i naturalisti 
                non possono più disconoscere i meriti attuali e le 
                possibilità future dell’allevamento in ambiente 
                domestico per la protezione e l’incremento delle specie 
                selvatiche (e quindi i meriti indiscutibili degli ornitofili). 
             
                Per gli allevatori si tratta ovviamente di 
                avere ben chiari i criteri etici da seguire, distinguendo 
                nettamente tra le diverse, e non tutte condivisibili, forme di 
                allevamento. D’altra parte è indispensabile a chi 
                s’interessa di ornitologia apprendere oltre alle tecniche 
                di allevamento di una specie anche quanto gli ornitofili hanno 
                compreso del comportamento e della biologia dei loro protetti. 
             
                Negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna 
                questo accade da tempo ed i risultati si vedono. Naturalisti ed 
                allevatori collaborano, lavorando insieme con successo ad 
                importanti programmi di allevamento e reintroduzione in natura 
                di specie in pericolo di estinzione. Su questa strada, in gran 
                parte inesplorata in Italia, si muove anche la nostra 
                federazione. 
             
                            
                                  
                                  
                                  
                            Massimo Camerata 
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